Il 6 agosto la Chiesa fa memoria della Trasfigurazione di Nostro Signore. Gesù
scelse di
prendere con sé il primo Papa e «i figli del tuono» («Boanèrghes», Mc 3, 17) per salire sul Monte Tabor a pregare. Sei giorni prima aveva detto ai suoi discepoli: «vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell’uomo venire nel suo regno» (Mt 16, 28) ed ecco che Pietro, Giacomo e Giovanni furono scelti per assistere all’ineffabile: Cristo apparve nel suo Corpo glorioso.
prendere con sé il primo Papa e «i figli del tuono» («Boanèrghes», Mc 3, 17) per salire sul Monte Tabor a pregare. Sei giorni prima aveva detto ai suoi discepoli: «vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell’uomo venire nel suo regno» (Mt 16, 28) ed ecco che Pietro, Giacomo e Giovanni furono scelti per assistere all’ineffabile: Cristo apparve nel suo Corpo glorioso.
Infatti, mentre pregava, «il suo volto
cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante» (Lc 9, 29) e due
uomini, anch’essi apparsi nella loro gloria, parlavano con Lui del compimento
in Gerusalemme del suo sacrificio: erano Mosè ed Elia che rappresentavano la
Legge e i Profeti.
Sant’Agostino spiega, nel Discorso 78,
che i suoi vestiti sono la sua Chiesa. «Se i vestiti non fossero tenuti ben
stretti da colui che l’indossa, cadrebbero. Che c’è di strano se mediante il
vestito bianchissimo viene simboleggiata la Chiesa, dal momento che sentite
dire dal profeta Isaia: Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, lì
farò diventare bianchi come neve (Is 1, 18)?». Dunque anche se i peccati
commessi dagli uomini di Chiesa fossero di colore rosso scarlatto, la sua Sposa
avrebbe comunque un abito candido e rilucente grazie al Sole, Cristo.
A tale visione Pietro esprime sentimenti
soltanto umani, senza pensieri soprannaturali: «Maestro, è bello per noi stare
qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia» e, a questo
punto, l’evangelista Luca precisa: «Egli non sapeva quel che diceva»; Pietro,
la pietra sulla quale Cristo avrebbe edificato la sua Chiesa, seppure di fronte
alla bellezza della maestà del Salvatore, utilizza canoni di carattere terreno.
Spiega ancora sant’Agostino: «È bello per noi, o Signore – dice – stare qui.
Era infastidito dalla folla, aveva trovato la solitudine sul monte; lì aveva
Cristo come cibo dell’anima.
Perché avrebbe dovuto scendere per
tornare alle fatiche e ai dolori mentre lassù era pieno di sentimenti di santo
amore verso Dio e che gl’ispiravano perciò una santa condotta? Voleva star
bene». Di fronte a Cristo glorioso Pietro aveva trovato la felicità e non
avrebbe più voluto muoversi da quel luogo. La risposta giunse mentre egli
ancora parlava: arrivò una nube e li avvolse e da essa uscì una voce: «Questi è
il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo», la stessa voce che si era udita quando
San Giovanni Battista aveva battezzato Gesù sulle rive del Giordano: «Tu sei il
Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto» (Mc 1,9-11).
E quando la voce cessò Gesù rimase solo.
Il Vescovo di Tagaste afferma che Pietro cercava tre tende, ma la risposta
venuta dal Cielo mostrò invece «che noi ne abbiamo una sola, mentre la
mentalità umana voleva dividerla. Cristo è la Parola di Dio, Parola di Dio
nella Legge, Parola di Dio nei Profeti. Perché, o Pietro, cerchi di dividerlo?
È necessario piuttosto che tu rimanga unito a lui. Tu cerchi tre tende: devi
comprendere ch’è una sola!». Sempre vere, sempre attuali le parole di questo
Padre della Chiesa, il Papa è chiamato a non dividere Cristo: «Scendi, Pietro;
desideravi riposare sul monte: scendi; predica la parola di Dio, insisti in
ogni occasione opportuna e importuna, rimprovera, esorta, incoraggia usando
tutta la tua pazienza e la tua capacità d’insegnare.
Lavora, affaticati molto, accetta anche
sofferenze e supplizi affinché, mediante il candore e la bellezza delle buone
opere, tu possegga nella carità ciò ch’è simboleggiato nel candore delle vesti
del Signore. Poiché nell’elogio della carità, letto nella lettera
dell’Apostolo, abbiamo sentito: Non cerca i propri interessi (1 Cor 13, 5). Non
cerca i propri interessi perché dona quel che possiede».
Su quel monte il Padre si manifestò
nella voce, il Figlio nella sua carne trasfigurata, lo Spirito Santo nella nube
luminosa. E Pietro desiderava fare una tenda per il Re che non volle possedere
neanche una pietra su cui posare il capo? Il Salvatore non venne per preparare
case temporanee nella logica del mondo, ma per predisporre una splendida e
perenne dimora nel Suo Regno, dove il grano ondeggerà nel Dio Uno e Trino.
Autore: Cristina Siccardi
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